pranzo della nonna da quinoa senza glutine

C’era una volta il Pranzo della Nonna

pranzo della nonna da quinoa senza glutine

C’era una volta… Il pranzo della nonna, domenica 12 marzo al Quinoa si torna bambini

Gli odori che invadono la cucina della nonna, una domenica mattina qualsiasi della nostra infanzia, con quei piatti semplici e schietti, preparati senza fronzoli. Sono i sapori che raccontano il nostro passato e che lo chef Simone Bernacchioni vuole riproporre domenica 12 marzo per la terza edizione de “Il pranzo della nonna”. Dopo aver preparato i piatti della sua infanzia, quelli dello chef Marcello Ferrarini, ora è il momento di misurarsi con i ricordi di due food blogger gluten free: Gaia Pedrolli, meglio conosciuta come La Gaia Celiaca, e me medesima Gaia Murarolli, Gingerglutenfree.

Due menù, ovviamente senza glutine, che raccontano molto più di ricette e preparazioni, ma sono la storia e i ricordi di una vita. Si potrà scegliere tra le due proposte da 4 portate e immergersi in un’atmosfera familiare e intima.

Il mio menù dalle influenze veronesi, sarà così composto – polentine con baccalà mantecato – risotto con radicchio trevigiano mantecato al formaggio – gran bollito con pearà (tutta da scoprire) – la Fedora.

Ecco la mia storia…

“La nonna Romana era un vulcano, le gambe più belle delle Cure, la bella Romanina come la chiamavano, una forte somiglianza con Anna Magnani, amante del tango, di Julio Iglesias ma anche della cucina.
La Romana sposa Sergio, veronese doc e impara qualche piatto tipico, ma ad accontentare Sergio è sempre stata la nuora Beatrice, mia mamma che preparava dell’ottimo bollito con la Pearà e quelle domeniche erano davvero speciali.
Son sempre stata uno scricciolo, mangiavo poco, non mi piaceva niente, ma dalla nonna Romana le polpette di pollo e vitello tonde con le patatine fritte eccome se le mangiavo. Ancora oggi se chiudo gli occhi Gaia vedo quell’angolo della cucina che si affaccia sul giardino, il tavolo lungo di legno fatto dal nonno Sergio, mi vedo seduta sulla panca ad aspettare la nonna che mi porta il piatto, mentre il nonno mi recita velocemente le filastrocche in veronese e ancora oggi rido perchè non le ho mai capite.
Poi c’era quel risotto al radicchio trevigiano, mantecato al formaggio, cremoso, profumato, che la mamma diceva, no la Gaia non lo mangerà mai! E invece ne mangiavo un piatto e poi ancora un po’…
Nel pomeriggio cominciava la lista delle proposte per la merenda…
pane con l’olio, con vino e zucchero, con burro e sale, biscotti nel latte…NO, NO , NO! Finchè la nonna Romana mi rincorreva in tutta la casa con uno zabaione, ma il tentativo finiva sempre in un fallimento.
Il dolce della domenica era il vassoio di paste, che portava il mio nonno paterno, e la mia scelta era sempre la Fedora. “
Il menù de La Gaia Celiaca invece è quello di un tipico pranzo tradizionale: insalata russa, lasagne, faraona con le olive e la fedora che ci accomuna alla  storia della pasticceria fiorentina.
Il prezzo sarà di 25 euro a persona con primo calice di vino incluso. Per prenotazioni 055/290876