Il mio Cooking show senza glutine al Salone di Firenze

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Se mi guardo indietro, sorrido e penso che in realtà il mio primo cooking show l’ho fatto nei primi anni ’90, in tempi non sospetti, quando un caro amico mi chiese di cucinare in casa davanti alle telecamere una mia ricetta. Allora avevo i capelli corti, rossi, ero un’inguaribile fashionista e quando rivedo quel filmato vintage di TVR mentre spiegavo come si fa un panettone farcito, con tanto di grembiule, ammetto che non sono normale…

Ma quello spirito mi è rimasto, è innata in me la voglia di comunicare, di mettermi in gioco, e oggi quando capita lo faccio per una “giusta causa”. Un mio cooking show è una chiacchierata informale, un colloquio con le persone, un’ora di cucina, facendo due chiacchiere e se ci scappa anche (come è successo ieri) con interazione fisica con chi è venuto ad ascoltare la mia storia gluten free e ad assaggiare la mia cucina semplice.

Grazie ancora per ieri quindi, le vostre manifestazioni di stima, mi danno la spinta per credere che la strada che ho intrapreso è qulla giusta. Raccontare con i piatti, ma anche con le parole la vita gluten free, diventa una piacevole parentesi della mia vita e vedere gli occhi di Ginger che brillano nel decorare un cupcake davanti ad un pubblico non ha prezzo…