Nuovi tetti spesa per i celiaci
I nuovi tagli alla Sanità non hanno risparmiato i nuovi tetti spesa per i celiaci. La riduzione è nella misura del 19%, certo non c’è da disperarsi, perchè il Ministero della Salute conferma i buoni, fondamentale supporto economico per le persone celiache che necessitano di una dieta completamente priva di glutine.
I cambiamenti sono i seguenti: Nelle fasce di età 6 mesi-5 anni e 6-9 anni, il tetto sale a 56 e 70 euro, dai 10 ai 13 anni il tetto sale a 100 euro per i maschi e 90 euro per le femmine. Dai 14 ai 17 anni diventa 124 euro per i maschi e 99 euro per le femmine, mentre nella fascia 18-59 anni il supporto è di 110 euro per i primi e 90 per le seconde. Oltre i 60 anni, i buoni spesa mensili scendono a 89 euro per i maschi e 75 euro per le femmine. Ma poi c’è la variabile regionale, ovvero ogni Regione autonomamente stabilirà i tetti definitivi.
Affronto sempre gli argomenti partendo dalla mia esperienza personale. Mia figlia Ginger 13enne è celiaca dall’età di 1 anno e ci sono stati momenti in passato in cui i buoni erano veramente precisi, non bastavano mai, ma c’è un perchè. Tutto dipendeva dalla nostra cultura alimentare, dalla voglia di fare e di migliorare la qualità del cibo senza glutine da portare in tavola.
Prima la scoperta, poi la sperimentazione, poi la cultura della cucina senza glutine, unita alla conoscenza e alle corrette abitudini alimentari già presenti in famiglia. Tutti elementi che ci hanno permesso di abbattere le spese relative ai prodotti senza glutine. Oggi il nostro carrello della spesa mensile è più o meno questo:
- pasta bio senza glutine
- farine per panificazione
- una pizza surgelata per cene in emergenza
- qualche confezione di biscotti freschi non industriali
- poco pane, grissini e piadine di buona qualità
- pasta fresca
Per il resto utilizziamo prodotti naturalmente privi di glutine, e cerco di fare del mio meglio per preparare la merenda per la settimana, quando trovo il tempo. E badate bene, sono una mamma che lavora, con un’altra bimba di quasi 6 anni, immersa in mille progetti, ma “SI PUO’ FARE”!
In questo periodo per esempio a Ginger è salita un po’ la gliecemia ed è fondamentale correggere i valori con l’alimentazione. Mamma più impegnata, più alimentazione confezionata et voilà i valori del sangue giocano dei brutti scherzi…Evviva i buoni, non ci lamentiamo, piuttosto impegniamoci a migliorare la qualità della nostra dieta quotidiana.
Poi c’è l’annosa questione di prodotti più o meno erogabili e lì si potrebbe aprire un lungo dibattito. Il Ministero della Salute dovrebbe porre maggiore attenzione alla qualità dei prodotti stessi, includendo quelli di maggiore qualità ed escludendo quelli saturi di zuccheri e grassi! E magari includere anche alimenti naturalmente privi di glutine, per dare un forte segnale che la direzione giusta è quella. Ma ahimè gli interessi economici hanno sempre un peso enorme in tali decisioni…
Immagine via ! Picserver