Calza della Befana senza glutine per i diritti di chi soffre di gluten sensivity

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Una bella iniziativa quella promossa dall’Aaia, ovvero “Associazioni Ammalati Immunopatici e Ambientali”, che distribuirà, ad un prezzo simbolico, calze della befana con dolcetti senza glutine, nelle principali piazze di Puglia e Basilicata, naturalmente il prossimo 6 Gennaio.

In occasione di questa bella iniziativa, sarà possibile firmare una petizione, affinchè chi soffre di gluten sensivity, acquisisca maggiori diritti, in fatto di acquisti dei prodotti senza glutine, che al momento deve pagare per intero, senza contributo alcuno da parte delle Asl locali, come per chi soffre di celiachia.

Chi soffre di gluten sensivity può manifestare gli stessi sintomi di un celiaco, come mal di testa, nausea, irritazione intestinale, stanchezza e dolori muscolari. Il disturbo è di solito transitorio e richiede una dieta priva di glutine di almeno uno o due anni.

Proprio qualche giorno fa mi sono imbattuta in una persona, che davanti a me, in un negozio specializzato in prodotti gluten free ha pagato la bellezza di 207 euro per la figlia 16enne, appena dignosticata come sensibile al glutine. E ogni mese più o meno spende questa cifra. Un conto astronomico per una famiglia “normale”! Cosa ne pensate, è giusto che anche chi soffre di sensibilità al glutine, senza essere celiaco, possa beneficiare dei contributi delle Asl?

Via | Euroclinix