Eataly apre a Firenze ma non è gluten free friendly

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Eataly apre le porte nella culla del Rinascimento, a due passi dal Duomo di Firenze, nella centralissima via Martelli e ieri nel giorno dell’inaugurazione ho fatto un salto per capire se una macchina perfetta dello slow food, dei prodotti di eccellenza e del mangiare sano e consapevole, fosse in qualche modo gluten free friendly. Scordatevelo. Il personale responsabile dei vari reparti è stato gentilissimo nel darmi tutte le informazioni che ho chiesto, anche se sul “sa ci sono vari gradi di celiachia” parlando del gelato che viene offerto e le relative contaminazioni, mi sono leggermente irrigidita…

Ma entriamo nel tempio fiorentino di Oscar Farinetti. Bello, curato, accogliente, anche se mi è stato abbastanza difficile capirlo, vista la calca che affollava il locale. Nel reparto market, devi spulciare le etichette per trovare prodotti senza glutine, io in una decina di minuti ho individuato un paio di stecche di cioccolata e una farina di mais e una selezione di riso ottima. Non esiste un reparto dedicato gluten free.

Accattivante e familiare il reparto frutta e ortaggi, così come le ceste di legumi. E qui si va liberi. Bistecche alla fiorentina da 10 e si al banco dei formaggi freschi, che come sappiamo, se non raffinati, sono assolutamente free.

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Ma si arriva al dunque, ovvero al mi dispiace ma non garantiamo niente. Se pensate di sedervi e mangiare un piatto senza glutine, andate oltre. Chiedo al responsabile della ristorazione, cosa può mangiare un celiaco da Eataly e molto cortesemente mi spiega che il locale è piccolo (e su questo concordo) e non c’era la possibilità di garantire banchi di lavoro separati e di conseguenza, non si assumono la responsabilità di garantire niente. Chiedo, ma nemmeno se voglio mangiare una bistecca? Beh no.

Finisco il giro alla gelateria, dove mi fanno vedere un cono senza glutine e chiedo come viene gestita la somministrazione. Il gelato viene erogato da “pompe” e quindi la contaminazione con i coni è quasi azzerata, ma approfondisco il lato prodotto con un responsabile,  il quale mi spiega che con il fior di latte, il caffè e il sorbetto all’arancia, un celiaco può andare sicuro al 99.9%. E noi ci andiamo? Bah, di fronte alle affermazioni  “ci sono vari gradi di celiachia e sa molti dicono che sono celiaci e invece sono leggermente intolleranti”, quando è di morbo celiaco che sto parlando, rimango perplessa e il gelato con Ginger lo prenderò alla Grom, lì a due passi…