Svezzamento precoce con glutine riduce rischio celiachia?

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Quando il pediatra mi ha detto di cominciare lo svezzamento della seconda bambina a 4 mesi mi sono trovata spiazzata. Rispetto a 8 anni fa le tendenze sono davvero cambiate. prima si iniziava a sei mesi e guai a introdurre qualsiasi cosa prima. Pare infatti che introducendo gli alimenti precocemente, si riduce il rischio di intolleranze e allergie, contrariamente a quanto si affermava qualche tempo fa. Il discorso sarebbe valido anche per il rischio celiachia, prima si introduce il glutine e minore è la possibilità di sviluppare il Morbo.

La notizia arriva dalla Norvegia, dove un gruppo di epidemiologici dell’Istituto Nazionale di Salute Pubblica di Oslo, ha condotto uno studio su un campione di 82mila bambini, secondo una suddivisione in base all’introduzione di glutine durante lo svezzamento ai 4 mesi, tra i il quinto e sesto mese e oltre i 6. Proprio questi ultimi che hanno mangiato per la prima volta alimenti con glutine, hanno una maggiore predisposizione a sviluppare il Morbo celiaco, in una percentuali pari al 27%. Si dice inoltre che i bambini allattati al seno fino a dopo l’anno di età, siano soggetti a celiachia, per una percentuale di quasi il 50% in più rispetto a quelli che hanno preso latte materno per un periodo più breve.

Questa ultima notizia contrasterebbere decisamente il trend secondo il quale sarebbe vero il contrario, l’allattamento dovrebbe ridurne l’incidenza e aumentare l’effetto protettivo. Ufficialmente si diventa matti! Soltanto lo scorso Gennaio era uscita la notizia, che arrivava sempre dal Nord Europa e più precisamente dalla Svezia, che affermava l’esatto contrario in entrambi i casi. L’AIC sembra essere chiara in merito.

«Allo stato attuale, l’unico fattore moderatamente ma significativamente preventivo nei confronti dello sviluppo di celiachia è l’allattamento al seno prolungato».

Via | Urbanpost

Photocredits | Ilprincipiofemminile.it